Con la risposta a un’istanza di interpello pubblicata (77 del 27 febbraio 2020), l’agenzia delle Entrate ha confermato come la circostanza che le azioni attribuiscano diritti patrimoniali rafforzati non debba influenzare la determinazione del loro valore normale al momento dell’assegnazione. Articolo di Guido Sazbon su Norme e Tributi Plus Il Sole 24 Ore